BY: laura

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effetti negativi dello stress

In qualità di psicoterapeuta , ho frequentemente osservato come lo stress, sebbene sia una risposta naturale e spesso utile alla sopravvivenza, può trasformarsi in un’insidia per il benessere mentale quando diventa cronico.

In primo luogo, vediamo cosa intendiamo per stress: si tratta di una risposta fisiologica e psicologica che si verifica quando una persona percepisce un disaccordo tra le richieste dell’ambiente e le proprie risorse personali per affrontarle. In breve, è la reazione del corpo e della mente a ogni tipo di sfida o richiesta.

 

Gli effetti negativi dello stress sulla nostra mente sono molteplici e, se non gestiti correttamente, possono portare a conseguenze importanti e durature.

  1. Cronicizzazione dei sintomi d’ansia

L’esposizione continua allo stress può innescare disturbi d’ansia o esacerbare condizioni psicologiche preesistenti. La costante sensazione di essere sopraffatti o inadeguati può sfociare nell’ansia cronica,  con sintomi di sottofondo che accompagnano la quasi quotidianità dell’individuo. 

  1. Depressione e disforia

Un’esposizione prolungata a livelli elevati di stress può anche aumentare il rischio di sviluppare depressione. La sensazione di impotenza, un sintomo comune della depressione, è spesso aggravata da stress persistenti che minano la fiducia nelle proprie capacità di affrontare le difficoltà.

  1. Effetti cognitivi

Lo stress cronico può altresì compromettere le funzioni cognitive. Dalla difficoltà di concentrazione fino alla memoria a breve termine, gli impatti sono tangibili. Studi scientifici hanno mostrato come l’ormone dello stress, il cortisolo, in eccesso possa avere un effetto tossico sull’ippocampo, una regione del cervello fondamentale per l’apprendimento e la memoria.

  1. Alterazioni del tono dell’umore

Fluttuazioni dell’umore sono comuni tra coloro che subiscono stress cronico, con possibili oscillazioni tra irritabilità, frustrazione e apatia. Queste variazioni possono incidere negativamente sulle relazioni interpersonali e sull’equilibrio emotivo dell’individuo.

  1. Burnout

Uno dei fenomeni più preoccupanti legato allo stress lavorativo è il burnout, ovvero una condizione di esaurimento fisico e mentale. Tale sindrome comprende sintomi come esaurimento emotivo, cinismo e ridotta realizzazione personale.

 

Come psicologi, il nostro ruolo è di fornire gli strumenti per riconoscere e contrastare gli effetti dannosi dello stress. Tecniche di rilassamento e gestione dello stress,  interventi terapeutici di psicoterapia psicodinamica possono aiutare a gestire lo stress.

È fondamentale promuovere una cultura del benessere che riconosca lo stress non come segno di debolezza, ma come segnale che necessita attenzione e cura. Prevenire significa agire prima che lo stress causi danni a lungo termine alla nostra salute mentale; significa intervenire nella propria vita quotidiana con quei cambiamenti nel lifestyle e nella gestione del tempo e delle priorità che possono realmente fare la differenza.

In conclusione, radicandoci nella consapevolezza che lo stress può essere gestito e limitato, possiamo non solo migliorare la qualità della nostra vita, ma anche riscoprire il piacere di vivere appieno ogni singolo momento.

 

Dott.ssa Laura Rivoiro, Psicologa, Psicoterapeuta, Ipnologa e Terapeuta EMDR