Si sono ipotizzate diverse cause eziologiche, quali:
→ Intolleranze o allergie alimentari: gli studi con diete di esclusione le hanno indicate come uno dei possibili fattori (33-66% dei casi): tuttavia le evidenze che l’intestino adulto sia sensibile ad alcuni cibi sono scarse e inoltre c’è una notevole sproporzione tra sintomi e grado di deficit;
→ Alterazioni motorie: non sono state osservate in modo univoco né sono sufficienti a spiegare tutti i sintomi;
→ Ipersensibilità-iperalgesia viscerale: i pazienti percepiscono dolore durante la distensione addominale (ma anche esofagea) a volumi e pressioni inferiori dei soggetti di controllo e studi di PET hanno avvalorato tale ipotesi, mostrando nei soggetti con SII (sindrome dell’intestino irritabile) un’ iperattivazione della corteccia frontale responsabile dello stato di vigilanza e dell’ansia ed un’incapacità di attivare il centro della regione del cingolo, collegato al sistema di inibizione del dolore: gli stimoli nocicettivi, invece di essere elaborati e modulati, sarebbero amplificati ed associati ad ansia. Anche questa non è da considerarsi una caratteristica discriminante;
→ Infiammazione e infezione: in alcuni pazienti con SII la sintomatologia è iniziata con un episodio acuto di origine batterica, i cui esiti possono aver lasciato una cronica iperalgesia. Le alterazioni riscontrate però sono aspecifiche, i reperti di laboratorio sui batteri sono incostanti e il loro ruolo non è chiaro. Inoltre si è riscontrato che i fattori predittivi dell’episodio acuto sono, oltre al sesso (donna), la presenza di ansia o di altri disturbi psicologici e la presenza di eventi avversi nei sei mesi precedenti l’episodio acuto;
→ Fattori psicologici: la presenza di psicopatologia non rientra fra i criteri della sindrome del colon irritabile. Nonostante questo numerosi sintomi psicologici sono associati a questo disturbo. Pica (2010) scrive: “Almeno la metà dei pazienti con sindrome del colon irritabile possono essere descritti come depressi, ansiosi, ipocondriaci. La natura polisintomatica suggerisce che ipocondria e somatizzazione possono giocare un ruolo in alcuni pazienti. Anche l’efficacia degli antidepressivi e la risposta alla terapia con ansiolitici o altri trattamenti psicologici potrebbe spiegare una importante componente psichica nella sindrome del colon irritabile. I sintomi dello spettro ansioso e depressivo potrebbero aggravare l’entità dei sintomi e potrebbero compromettere la capacità di affrontarli”.